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Il vino al tempo del Proibizionismo

Durante il periodo del Proibizionismo americano, durato dal 1919 al 1933, non era proibito il consumo di alcol bensì erano vietate la sua produzione, il trasporto e la sua commercializzazione.

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Fu anche definito The Noble Experiment, proprio perché si pensava che normare il consumo di alcool potesse “correggere” alcuni vezzi sociali e “riportare” in famiglia quegli uomini che invece di stare con le mogli preferivano cercare locali dove consumare alcool e obnubilare i pensieri.

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Guarda caso, proprio le donne erano delle ferventi sostenitrici di questo movimento ed è in questi anni che nasce e si ingrossa il movimento per permettere il voto alle donne, allora escluse dalle consultazioni.
Se fosse passata questa modifica, le donne sarebbero state delle grandissime sostenitrici del Proibizionismo.
Le due fazioni di allora venivano, molto opportunamente, definite “I Bagnati” e “Gli Asciutti”.

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Ma la cosa davvero curiosa e più simpatica è che qualcuno si inventò i cosiddetti “wine bricks”, veri e propri concentrati di uva pressata.
La particolarità di questi “panetti” di vino era che in etichetta riportavano avvertenze sul come NON produrre vino.
Sai mai che per sbaglio compri un panetto di concentrato e, per puro errore, non ti venga fuori del vino da sbevazzare.
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