Il 2018 si prospettava una grande annata, secco il giusto, belle escursioni tra primavera ed estate, molto caldo iniziale. Al nord, poi, capitò quello che tutti paventano, una serie di grandinate paurose si sono portate via interi vigneti, spazzando via mesi e mesi di lavoro ed una intera annata.
La grandine ha colpito duro in quasi tutta la pedemontana, sia sulla veneta che sulla friulana.
Nel Collio alcuni produttori si sono visti azzerare tutta l’annata.
È in questo scenario che Picech si fa coraggio, raccoglie i superstiti dei tre vigneti e produce un vino unico che non vedrà mai più la bottiglia.
Atto unico 2018, un vino a suo modo eroico, prodotto con grappoli di friulano, malvasia e ribolla. Vino fresco, profumato, rosa e frutti chiari, sentori di sambuco e fiori chiari.
In bocca si sentono i richiami della ponca, l’inconfondibile nota minerale dei friulani che fa da bordone ai fiori e al senso di vinoso e dolce dei frutti superstiti. Abbastanza persistente e di medio corpo, non lo definirei un grandissimo vino ma dal blend emerge il coraggio del produttore che, anche in un evento così drammatico per la sua azienda, non ha mollato la presa e si è inventato un riscatto creativo.
Bravi.
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