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Marcel Lachiver

Marcel Lachiver, petit-fils de paysans, ancien instituteur, est professeur émérite des universités. Depuis toujours, il se passionne pour l’agriculture ancienne avec le souci de comprendre comment vivaient les travailleurs de la terre. Il est lauréat de l’Académie française.

Vins, vignes et vignerons

Vins, vignes et vignerons

Come sono nati i nostri vigneti di qualità; come, a loro volta, le condizioni umane, politiche, fisiche hanno influenzato annate illustri o dimenticate; come il vino aristocratico è diventato vino popolare? è l'intera civiltà del vino e dei suoi artigiani che ripercorre questo libro, una lunga storia durante la quale il genio dell'uomo ma anche i suoli, i pendii, il clima e i vitigni hanno lentamente sviluppato i vini che conosciamo. Il vino bianco o clairet, a volte rosso, è stato a lungo considerato sia un alimento che un tonico e, dal Medioevo, la vite è presente in tutta la Francia. Ma questi vini, che rimangono un prodotto di lusso, sono facilmente deperibili e raramente hanno quel carattere necessario all'invecchiamento. A poco a poco la viticoltura produce vini spessi e grossolani, perché gli umili vogliono vini colorati, quelli che danno forza. I grandi vini sono stati realizzati solo alla fine del 17 ° secolo, grazie a nuove tecniche di vinificazione e conservazione. Lo spumante Champagne, il bordeaux e poi il borgogna attiravano i sofisticati consumatori dell'Illuminismo, così come i consumatori inglesi e olandesi. Il XIX secolo vede trionfare le grandi annate: la classificazione del 1855 ufficializza i terreni ben delimitati e di qualità migliore. In Francia, nel 1875, il vino vinse tutti i tavoli. Ma le malattie che cadono sul vigneto, in particolare la fillossera, e gli imperativi del mondo moderno comportano un completo rimodellamento del vigneto: la produzione aumenta, spesso a scapito della qualità. La rivolta dei viticoltori della Linguadoca e la grande crisi degli anni '30 costrinsero le autorità pubbliche ad intervenire e nel 1935 vennero create le "denominazioni di origine controllata". Quale sarà domani? In un momento in cui le bevande standardizzate si moltiplicano, il vino deve rimanere l'espressione di un terroir e la vite deve rimanere presente dove decine di generazioni di viticoltori, grazie al loro senso di osservazione, alla loro conoscenza, i loro sforzi lo hanno reso una culla naturale.

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