La mappa che cambiò il mondo
In una piovosa mattinata del 1819, William Smith uscì dalla prigione londinese per debitori di King's Bench: aveva cinquant'anni, il volto invecchiato e sciupato dalle intemperie e non possedeva più una casa; eppure era il padre fondatore di una nuova scienza destinata a mutare il futuro dell'umanità, era l'autore della prima vera mappa geologica di un'intera regione del mondo, era l'uomo che aveva saputo sfidare i dogmi del creazionismo biblico per aprire la strada allo sfruttamento razionale del sottosuolo e delle sue ricchezze. Ma la sua grandezza non era stata riconosciuta, l'aristocrazia dei dilettanti geologi del suo tempo lo aveva prima ostacolato e poi addirittura defraudato delle sue scoperte.
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