Vini Artigianali Italiani
Quella diĀ Vini Artigianali ItalianiĀ ĆØ prima di tutto unāesperienza estetica e interiore, propria di un meccanismo di suggestione che vuole creare un ponte tra opere dāarte e vino, provando in maniera soggettiva a raccontare il filo conduttore tra due mondi distanti, ma uniti da una parola: artigianale. La soggettivitĆ dei tre autori ā uno storico dellāarte (Armando Castagno), docente universitario di estetica (Giampaolo Gravina) e un musicologo (Fabio Rizzari) ānel libro ĆØ svuotata dallāassenza di firma che accompagna ogni pezzo. Ć lāimmagine stessa, a tutta pagina, senza margini a contenerla, a costituire āun ambiente di lettura per i testi, ai quali ĆØ legata per analogie semantiche, cromatiche, materiche, compositive, metaforiche, storiche o concettualiā, spiegano gli autori nellāintroduzione. La ricerca di un nuovo modo di guardare al vino, ma anche allāarte, portata quindi fuori dai binari consueti, con un obiettivo: incuriosire, attraverso il racconto di una storia che conduce a uno āsprofondamento, come ammoniva ā o meglio, raccomandava ā Achille Bonito Oliva in āManuale di Voloāā.
UN LIBRO ARTIGIANALE
A tutto ciĆ² si aggiunge la bellezza dellāoggetto stretto tra le mani: i materiali utilizzati, la copertina rigida e la grammatura delle pagine. Unāopera artigianale in senso stretto, cui gli autori si sono spesi e dedicati in ogni dettaglio (per otto mesi di lavoro a pieno regime), dalla fase di ricerca alla stesura, passando per la realizzazione vera e propria. Un altro particolare: il volume ā unica tiratura fissata in 2500 copie ā si puĆ² acquistare solo tramite il sito diĀ Buongiornovino; il precedente libro pubblicato da Castagno sui vini della Borgogna ā seppur diverso per intenzioni e contenuti ā sullo stesso sito fu un piccolo caso editoriale, anche per via del tam-tam mediatico e del passaparola.
āIl vinoā ā spiega Castagno ā āha bisogno di parole nuove, di aprire la finestra, in quanto portatore di un sistema culturale che comprende la tradizione, la composizione, lo stile. Il vino non ĆØ qualcosa che puĆ² correre solo in avanti, tracciando unāavanguardia nuda e cruda. Deve guardarsi alle spalle e ambire a porre cortocircuitiā.
da Artribune.com
Altre informazioni āBorgogna. Le vigne della CĆ“te d’Or
Per un appassionato di vino, la parola "Borgogna" ha qualcosa di magico. Tra le terre di secolare tradizione enoica del Vecchio Continente, essa ĆØ forse la piĆ¹ amata in assoluto, e certamente la piĆ¹ difficile da studiare e comprendere. Nei 52 chilometri della sua dorsale vitata detta, molto a proposito, CĆ“te d'Or, essa ospita un dedalo di denominazioni di origine che raggruppano un totale di oltre milleduecento vigneti distinti, da riquadri di pochi metri quadrati ad appezzamenti da cinquanta ettari. Ciascuno ha un nome, un'identitĆ storica, una vicenda da raccontare, e molti custodiscono misteri ed enigmi; ognuno offre un vino diverso dagli altri, con caratteri spesso tipizzati da secoli. Questo volume, di gran lunga il piĆ¹ dettagliato mai edito nel mondo sui vigneti della CĆ“te "delle meraviglie", porta a spasso il lettore per queste terre leggendarie, indagandone con rigore e ironia, precisione e leggerezza, i molteplici aspetti. Prefazione di Michel Bettane.
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