Vino al Vino
Figura eccezionale nella storia culturale del novecento, Soldati racconta i suoi tre viaggi compiuti attraverso l'Italia alla ricerca dei vini genuini, alcuni famosi, altri noti, altri ancora no. Ma non si tratta di una semplice guida enologica: è un libro che parla di paesaggi, di uomini, di case, ville e castelli incontrati e amorevolmente scrutati in un itinerario alla ricerca di una civiltà autentica, legata alla terra e al clima, che ha nel vino uno dei suoi prodotti più sinceri, frutto dell'equilibrio tra natura e cultura. Dal Trentino-Alto Adige alla Sicilia e alla Sardegna, l'autore si addentra nella provincia italiana alla ricerca del “vino prelibato, che schiva ogni pubblicità”, che “vuole essere scoperto e conosciuto in solitudine, o nella religiosa compagnia di pochi amici”. Pur non essendo un enologo professionista, come tiene più volte a ricordare, Soldati considera ciascun vino dotato di una sua unicità, si impegna a comprenderlo e ne apparecchia un ritratto per i lettori, quasi si trattasse di una persona.
Altre informazioni →Il vino nella Grande Guerra – fronte italiano 1915 – 1918
Se avete fame guardate lontano, se avete sete la tazza alla mano, se avete sete la tazza alla mano che ci rinfresca: la neve ci sarà, perché l'è figlio di un vecchio Alpino..., recitavano alcuni versi di una canzone degli Alpini dal titolo "Monte Canino", che venivano intonati dai soldati per esorcizzare le traversie e le estreme condizioni della vita in trincea, in quella che fu definita una guerra di posizione, estenuante sotto ogni punto di vista.
Se avete la tazza alla mano... e in quella tazza cosa mettevano questi uomini, oltre al caffè e all'acqua?
La riempivano di vino con quella che era la razione prevista dalle direttive del servizio di vettovagliamento, e che corrispondeva a un quarto di litro al giorno.
Altre informazioni →Il linguaggio del vino
In che senso un vino profuma di ciliegia e riesco a comprendermi con il mio compagno di degustazione? Il termine “ciliegia” usato durante una degustazione possiede lo stesso significato di quando viene utilizzato nel linguaggio ordinario, oppure è implicitamente sottoposto a degli slittamenti e a delle riformulazioni? Il linguaggio della degustazione è insomma una semplice porzione del linguaggio ordinario, o è qualcosa di diverso? Non solo: cosa ci raccontano le etichette, le retro-etichette e le altre forme di comunicazione del produttore? Cosa significano termini ampiamente utilizzati come “terroir”, “minerale”, “industriale” e “naturale”? Con il suo linguaggio liminale, il vino esprime quel senso altro e ulteriore che ci permette di uscire dalla banalità, dall’insignificanza, dall’indifferenza, per riuscire a significare l’indicibile: un talento unico e inarrivabile. Alla pari del cinema, del teatro e di qualsiasi produzione culturale, il vino possiede, in realtà, un linguaggio proprio, attraverso il quale ci racconta storie, politiche, ideologie, sentimenti e interi sistemi culturali. “Il linguaggio del vino” è un testo che analizza in maniera rigorosa ma leggera la lingua della più grande bevanda mai creata dall’uomo.
Altre informazioni →Le monde du vin aujourd’hui
La guerre du vin fait rage ! Ainsi titrait la célèbre revue américaine, Business Week, au début des années 2000 : "Wine War, How American and Australian wines are stomping the French". Jacky Rigaux poursuit sa croisade pour la défense des vins de terroir. Militant de la cause du "vin au naturel", il nous propose dans cet ouvrage une approche plus épistémologique et esthétique que partisane du monde du vin d'aujourd'hui, sans oublier de nous rappeler qu'il demeure avant tout une boisson créée pour notre plaisir d'être et de notre plaisir d'être ensemble.
Altre informazioni →Vini Artigianali Italiani
Quella di Vini Artigianali Italiani è prima di tutto un’esperienza estetica e interiore, propria di un meccanismo di suggestione che vuole creare un ponte tra opere d’arte e vino, provando in maniera soggettiva a raccontare il filo conduttore tra due mondi distanti, ma uniti da una parola: artigianale. La soggettività dei tre autori ‒ uno storico dell’arte (Armando Castagno), docente universitario di estetica (Giampaolo Gravina) e un musicologo (Fabio Rizzari) ‒nel libro è svuotata dall’assenza di firma che accompagna ogni pezzo. È l’immagine stessa, a tutta pagina, senza margini a contenerla, a costituire “un ambiente di lettura per i testi, ai quali è legata per analogie semantiche, cromatiche, materiche, compositive, metaforiche, storiche o concettuali”, spiegano gli autori nell’introduzione. La ricerca di un nuovo modo di guardare al vino, ma anche all’arte, portata quindi fuori dai binari consueti, con un obiettivo: incuriosire, attraverso il racconto di una storia che conduce a uno “sprofondamento, come ammoniva ‒ o meglio, raccomandava ‒ Achille Bonito Oliva in ‘Manuale di Volo’”.
UN LIBRO ARTIGIANALE
A tutto ciò si aggiunge la bellezza dell’oggetto stretto tra le mani: i materiali utilizzati, la copertina rigida e la grammatura delle pagine. Un’opera artigianale in senso stretto, cui gli autori si sono spesi e dedicati in ogni dettaglio (per otto mesi di lavoro a pieno regime), dalla fase di ricerca alla stesura, passando per la realizzazione vera e propria. Un altro particolare: il volume ‒ unica tiratura fissata in 2500 copie ‒ si può acquistare solo tramite il sito di Buongiornovino; il precedente libro pubblicato da Castagno sui vini della Borgogna ‒ seppur diverso per intenzioni e contenuti ‒ sullo stesso sito fu un piccolo caso editoriale, anche per via del tam-tam mediatico e del passaparola.
“Il vino” ‒ spiega Castagno ‒ “ha bisogno di parole nuove, di aprire la finestra, in quanto portatore di un sistema culturale che comprende la tradizione, la composizione, lo stile. Il vino non è qualcosa che può correre solo in avanti, tracciando un’avanguardia nuda e cruda. Deve guardarsi alle spalle e ambire a porre cortocircuiti”.
da Artribune.com
Altre informazioni →Il vino capovolto. La degustazione geosensoriale e altri scritti
"Il vino capovolto" è un contenitore di due sezioni distinte. Prima di arrivarci trovate una prefazione di Giuseppe Battiston e un'introduzione di Sandro Sangiorgi che spiega il senso del libro. Proviamo a capovolgere lo sguardo e l'approccio verso il vino. La prima sezione è del professor Jacky Rigaux e s'intitola La degustazione geosensoriale. Questo pamphlet è prima di tutto una dedica alla Borgogna, dove Rigaux abita e dove si è formato il palato da gourmet illuminato. La seconda sezione è una raccolta di scritti dedicati al vino che Sandro Sangiorgi ha messo da parte negli ultimi sei anni, dopo l'uscita de L'invenzione della gioia. Molti spunti sono nuovi e scaturiscono dall'attività di divulgazione dell'associazione "Porthos racconta": vogliamo considerarlo un omaggio sia a chi ha lavorato e lavora sia a chi ha partecipato e continua a sostenere l'indipendenza e la qualità del nostro progetto didattico.
Altre informazioni →Il vino nel mondo antico
In un libro denso di nozioni, di documenti e di analisi talmente particolareggiate da trasformare anche le più piccole tracce, come i vinaccioli ed altri microscopici resti archeobotanici, in spiragli pertinenti e carichi di prospettiva storica, si ricostruisce la storia dell'invenzione del vino, la sua evoluzione e la sua funzione sociale negli usi delle grandi civiltà antiche, dagli esordi nel Vicino Oriente fino al mondo ellenico, etrusco e romano. Il vino, sostanza preziosa e da sempre conservata con cura, ma anche effimera e volatile sul piano organico, è un reperto archeologico molto raro. Tuttavia se ne hanno riscontri oggettivi in numerosi ambiti dell'antichità: dal percorso di domesticazione della vite ai progressi agronomici ed enologici, dalla storia dei commerci alla progettazione dei vasi vinari, dai corredi potori agli accessori di servizio, dai contesti conviviali alle celebrazioni funerarie.
Altre informazioni →Neuroenology. How the brain creates the taste of wine
In his new book, Gordon M. Shepherd expands on the startling discovery that the brain creates the taste of wine. This approach to understanding wine's sensory experience draws on findings in neuroscience, biomechanics, human physiology, and traditional enology. Shepherd shows, just as he did in Neurogastronomy: How the Brain Creates Flavor and Why It Matters, that creating the taste of wine engages more of the brain than does any other human behavior. He clearly illustrates the scientific underpinnings of this process, along the way enhancing our enjoyment of wine.
Neuroenology is the first book on wine tasting by a neuroscientist. It begins with the movements of wine through the mouth and then consults recent research to explain the function of retronasal smell and its extraordinary power in creating wine taste. Shepherd comprehensively explains how the specific sensory pathways in the cerebral cortex create the memory of wine and how language is used to identify and imprint wine characteristics. Intended for a broad audience of readers - from amateur wine drinkers to sommeliers, from casual foodies to seasoned chefs. Neuroenology shows how the emotion of pleasure is the final judge of the wine experience. It includes practical tips for a scientifically informed wine tasting and closes with a delightful account of Shepherd's experience tasting classic Bordeaux vintages with French winemaker Jean-Claude Berrouet of the Chateau Petrus and Dominus Estate.
Altre informazioni →The Flavor Matrix
As an instructor at one of the world’s top culinary schools, James Briscione thought he knew how to mix and match ingredients. Then he met IBM Watson. Working with the supercomputer to turn big data into delicious recipes, Briscione realized that he (like most chefs) knew next to nothing about why different foods taste good together. That epiphany launched him on a quest to understand the molecular basis of flavor—and it led, in time, to The Flavor Matrix.
A groundbreaking ingredient-pairing guide, The Flavor Matrix shows how science can unlock unheard-of possibilities for combining foods into astonishingly inventive dishes. Briscione distills chemical analyses of different ingredients into easy-to-use infographics, and presents mind-blowing recipes that he's created with them. The result of intensive research and incredible creativity in the kitchen, The Flavor Matrix is a must-have for home cooks and professional chefs alike: the only flavor-pairing manual anyone will ever need.
Altre informazioni →Le Vin par l’étiquette
Indication géographique protégée, crémant, vendanges tardives, grand cru classé, brut...
Les mentions abondent sur les étiquettes de vin. Grâce à ce livre, vous découvrirez quel type de vin se cache derrière tous ces termes et achèterez vos bouteilles en connaisseur. Toutes les mentions de l'étiquette décryptées. Obligatoires : volume, degré d'alcool, catégorie du vin... Facultatives : nom de domaine, de cuvée, vin bio. Régionales : blanc de blancs, vin jaune, grand cru ... Un ouvrage pratique et facile d'accès: A chaque page, une mention : Sa définition, son intérêt pour le consommateur... ou ses limites. Une centaine de mentions éclairées ; 400 étiquettes.
La vigne dans l’Antiquité
Questo grande libro è la somma di passione, conoscenza ed esperienza. Il titolo dà solo una debole idea del suo contenuto: Billiard non si occupava solo della vite, intendeva tutto ciò che riguardava il vino, dal terreno dove sono piantate le viti, i loro metodi di coltivazione, la vinificazione, i problemi economici della gestione di un vigneto e della vendita del vino, ai diversi modi di bere e alla storia dei vigneti nell'antichità. Nessuna delle antiche fonti sul vino gli era estranea.
Conosce testi letterari laici e sacri, raccolte giuridiche, iscrizioni, iconografie e anche quel poco che l'archeologia poteva contribuire nel suo tempo alla conoscenza del vino antico.
Vini di confine
Una sorta di viaggio dantesco nel mondo della viticoltura. Così si potrebbero definire queste pagine nate dalla mente e dalla competenza del professor Attilio Scienza e dalla penna di Serena Imazio.
Anche qui troviamo maestro e discepolo, Ambrogio e Agostino, che assieme percorrono tutta la Lombardia alla scoperta dei vitigni e degli ottimi vini che si producono.
Altre informazioni →La festa delle vigne
Il vino viene dall'uva, ma per essere buono ha bisogno di un lavoro amoroso e tenace e di una tecnica sapiente, capace di esaltare gli umori peculiari della terra. Il vino però è anche festa, premio alla fatica e alla maestria dell'uomo.
Il "profumato liquore" si rivela come un "limpido bene culturale", un amabile e non quantificabile minusvalore, cui contribuiscono apporti visibili e invisibili.
Altre informazioni →I giardini di Oltralpe
Easy. Nello slang postmoderno questo libro è easy. Facile da portare con sé, da consultare e anche da scarabocchiare. L'idea nasce da un ciclo di otto lezioni che l'autore ha tenuto presso l'Università Auptel di Ancona tra il 2014 e il 2015, per ragazzi desiderosi di misurare la propria esperienza enoica con calici di vino dei cugini d'Oltralpe. La bibliografia sull'argomento prevede solitamente tomi ingombranti, e di conseguenza costosi. Ecco. Questo libro vuole essere ciò che appare. Facile e democratico per poter parlare con competenza del successo di tutta, o quasi, l'enologia francese.
Altre informazioni →FLAWLESS. Understanding faults in wine
Flawless is the first book of its kind dedicated to exploring the main causes of faults in wine.
From cork taint, to volatile acidity, to off-putting aromas and flavors, all wine connoisseurs have encountered unappealing qualities in a disappointing bottle. But are all faults truly bad? Are some even desirable?
Jamie Goode brings his authoritative voice to the table once again to demystify the science behind what causes a good bottle to go bad. By exposing the root causes of faults in wine, Flawless challenges us to rethink our assumptions about how wine should taste and how we can understand beauty in a glass.
Diventa esperto in 24 ore
Sono ormai quarant'anni che scrivo di vino, ma ogni giorno imparo qualche cosa di nuovo. Per questo non mi sorprendo quando scopro che molte persone provano un certo timore nei confronti di questo argomento. Lo scopo di questo libro è condividere le mie conoscenze con voi e trasformarvi in veri esperti di vino in 24 ore, sfrondando tutto ciò che non è essenziale per mettere in primo piano ciò che veramente conta.
Altre informazioni →Il Vino. Storia, tradizioni, cultura
"Questa è una biografia del vino, che ci mostra quale esso realmente è: divertente, delizioso, mobile, bello, influente, amico di re e cittadini comuni, una gioia ma anche un commercio."
Barone Eric Rothschild
"Finora, i lati oscuri dell'affascinante storia del vino sono stati accessibili quasi esclusivamente ai francesi. Chi meglio dello scrittore di vini dalla penna magica, Hugh Johnson, può fornire al resto del mondo il primo comprensibile studio storico sull'argomento?"
Jancis Robinson MW
Hugh Johnson è l'autore contemporaneo che più di ogni altro ha contribuito alla letteratura sul vino. I suoi libri precedenti sono stati tradotti in tredici lingue e hanno venduto un totale di sette milioni di copie.
Più che un divulgatore di cultura enologica Johnson è un gigante letterario che ha illuminato e ispirato una nuova generazione di enofili a livello mondiale. Il segreto del suo successo si spiega con apparente facilità: ha la singolare abilità di arrivare al nocciolo di ogni questione con poche parole bene azzeccate, e di esporre con assoluta chiarezza anche i concetti più difficili. Con lui l'erudizione si trasforma in divertimento.
Il titolo originale del libro è The Story of Wine: ''story " e non "history ", ossia "racconto "piuttosto che "storia ".
Burton Anderson
Altre informazioni →Vinosofia. Una dichiarazione d’amore in 38 bicchieri
Grandi rossi, bianchi da amare, perfette bollicine. Trentotto indimenticabili bicchieri, dal Brunello di Montalcino alla Falanghina, dal Pinot Nero al Franciacorta, dal Cabernet al Porto, dal Syrah all'Amarone, dal Barbaresco al Tokaji, dal Primitivo di Manduria allo Champagne. Ci sono molti libri che si propongono di abbinare un vino a un piatto, ma questo vuole abbinare il vino alla vita, tutta intera. Non solo racconta di ogni vino che storia ha, da dove viene - e spesso sono racconti e aneddoti tanto straordinari da sembrare impossibili, epici o drammatici, romantici e guerreschi, erotici ed eroici ma soprattutto che sensazioni offre, cosa dice a tutti noi oggi, mentre lo beviamo, e in quale momento dell'esistenza ci può accompagnare. Perché la terra conosce profondità che l'uomo non immagina. Utile e seducente al tempo stesso, un nuovo viaggio nella filosofia del vino, della vite, della vita, dedicato a quanti hanno compreso che non si beve per dimenticare, ma per ricordare.
Altre informazioni →Vino. Il romanzo segreto
Non occorre la macchina del tempo per catapultarsi in un periodo remoto: è sufficiente una pozione magica fatta di acini spremuti. Grazie al vino, epoche storiche lontane rivivono. Rivivono le strade sterrate percorse da banditi a cavallo, i primi libri stampati, i personaggi del "Decameron", e a ritroso i baccanali dell'antica Roma, il vino delle nozze di Cana e quello del dio egizio Osiris, fino alla vite che Noè ha piantato dopo essere scampato al diluvio. Roberto Cipresso, winemaker, chiama vini d'emozione quelli che a ogni sorso raccontano una storia. E lui, come un cacciatore di tesori, ha solcato terre e mari, scavalcato muri di giardini abbandonati, si è addentrato nelle grotte sul monte Ararat, per cercare le viti più antiche, quelle dimenticate, i terreni meno battuti dai viticoltori, per riportare in vita vini che sono la quintessenza di storia umana e natura. È un viaggio attraverso il vino, un romanzo in cui si intrecciano passione, sapere, esperienze, opinioni schiette, strade da abbandonare e altre da imboccare. Non solo la poesia di vini insoliti, non scontati, preziosi perché inseguiti con la determinazione di un innamorato, ma anche l'illuminazione di come deve essere, e soprattutto come non deve essere, il vino che accompagna le nostre vite.
Altre informazioni →Vignette – Stories of Life & Wine in 100 Bottles
In Vignette, sommelier Jane Lopes recommends the 100 bottles of wine (and some spirits and beers) to best expand your wine journey, giving you a complete palate education of the important styles, grapes, regions, and flavors of this magical and ever-growing world. Alongside that, you will find imaginative ways to engage with the foundational wine knowledge that underpins a good drinking experience. And then there is Jane's own narrative; the stories of triumph and defeat that comprise her life in wine. It's part memoir and part wine book, but a lot more fun than either alone.
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