Windows on the World Complete Wine Course
In the clear, engaging style that has made this comprehensive book a national and international favorite for more than three decades, Kevin Zraly&;America's ultimate wine educator and the creator of the Windows on the World Wine School&;demystifies every aspect of wine: from grape varieties and their flavors, different types and styles of wines, and how they&;re produced, to the latest winemaking developments, how to read a wine label, and the physiology of smell and taste. Covering the world of wine from the renowned reds of Bordeaux and California to the cutting-edge whites of Washington State and New Zealand, this essential volume features lush new photographs, a wealth of enlightening infographics, clear maps of each region, guided tastings, the best 500 wines in the world under $30, and hundreds of labels to help you identify wines worth tasting. Completing this must-have guide are notes on food pairings, frequently asked questions, a directory of resources, and a glossary of select terms. This newly revised and expanded 2017 edition introduces a fresh new interior design, the latest vintages to savor, and much more for beginners and experts alike. The Windows on the World Complete Wine Course will give you all the tools you need to discover and enjoy the perfect wines for you.
Altre informazioni →L’arte e la scienza del Foodpairing
Se alcuni abbinamenti tra cibi ci sembrano insoliti spesso è soltanto perché ci manca un riferimento precedente. Non c’è un modo giusto o sbagliato di abbinare gli alimenti, ma c’è una base scientifica per capire quando gli accostamenti funzionano davvero. Da questa convinzione nasce un ampio, approfondito e ricco volume che esplora i sapori del cibo e il mondo degli aromi, chiarendone l’importanza nella creazione delle ricette, scoprendo come avvenga la percezione degli odori e dei gusti e come essi siano interpretati dal cervello. Attraverso un dettagliato metodo scientifico il team di studiosi di Foodpairing analizza sapori, aromi, componenti odorose di un grandissimo numero di ingredienti provenienti da tutto il mondo, li descrive e li accosta gli uni agli altri. Il risultato è un enorme repertorio di coppie alimentari, spesso inedite, di immediata comprensione grazie all’uso intuitivo di schemi e infografiche accattivanti. Per esempio, vi siete mai chiesti perché la panna stia così bene con la vaniglia o il cioccolato con la menta? Avete mai pensato di accostare il peperone rosso alle ciliegie mature o di preparare una vinaigrette con succo di barbabietola e di bergamotto? Leggendo queste pagine acquisirete gli strumenti per creare ricette e le conoscenze alle quali, finora, soltanto i grandi chef hanno avuto accesso. Il libro si propone di ispirare abbinamenti di cibi e bevande che sappiano sorprendere, incantare i sensi e lasciare il segno.
Altre informazioni →BORGOGNA. Chablis e Grand Auxerrois
Chablis e molto altro. L’area più settentrionale di tutta la Borgogna è nota per i suoi vini bianchi cristallini, ma nasconde insospettabili sorprese di elevato profilo.
L’Yonne è un dipartimento viticolo contraddittorio: da decenni si è fatta conoscere quasi solo grazie a Chablis, una delle denominazioni d’origine più celebri al mondo, ma il suo passato è legato a doppio filo al pinot noir, il vitigno prediletto dei borgogna più prestigiosi. In questo volume Samuel Cogliati – coadiuvato da François Morel e Jean-Marc Gatteron – ci guida alla scoperta dei pregi e delle ambiguità di un terroir d’eccezione, non sempre valorizzato come meriterebbe il suo straordinario potenziale. Lungi dal focalizzarsi solo sullo chardonnay, l’autore ci racconta come la Bassa Borgogna accolga da secoli anche altre cultivar, ed è pronto a scommettere su un luminoso avvenire per i vini rossi del Grand Auxerrois, comprensorio che include Irancy, épineuil, Coulanges, Vézelay e altre appellations d’origine in chiara crescita qualitativa e di consensi.
Altre informazioni →Borgogna, il terroir e il mito
Mettete da parte i luoghi comuni, la retorica di circostanza e i triti discorsi del marketing. Se volete scoprire e comprendere a fondo la vera Borgogna della vite e del vino avete in mano il libro che fa per voi.
La storia, la geografia, l’economia, la politica e la cultura sono al centro di questo volume. Strumenti di indagini accurate e meticolose, fondate su un’attenta ricerca di fonti autorevoli, queste discipline ci consentono di ricostruire la genesi e l’identità reali del mondo del vino borgognone, con il suo complesso sistema di gerarchie e denominazioni d’origine. Muovendo dalla ripubblicazione fedele, integrale e commentata del Plan statistique del 1861, classement che in Côte d’Or servì a lungo (e serve tuttora) da riferimento per delimitare appellations, villages, Premiers crus e Grands crus, quest’opera indaga le origini e l’evoluzione del rapporto tra terroir e climats. Studiosi borgognoni del calibro di Marion Foucher, Jean-Pierre Garcia, Guillaume Grillon, Olivier Jacquet, Thomas Labbé, Gilles Laferté ci guidano attraverso un affascinante percorso che dagli esordi del vino moderno di Beaune e Digione giunge alle denominazioni d’origine del XXI secolo, con la loro articolata stratificazione qualitativa ed enografica. Grazie alle loro ricerche possiamo capire come e quanto il processo di delimitazione e attribuzione di particelle e nomi del vino di Borgogna sia intricato, mutevole, controverso, multifattoriale. Ci accompagna in questo viaggio il lavoro di traduzione, commento e decodifica di Samuel Cogliati.
Altre informazioni →BORGOGNA, Côte d’Or – Il territorio, i vignaioli, i vini
Per tutti gli appassionati del mondo il nome della Borgogna – e in particolare la “Grande Borgogna”, ovvero la Côte d’Or, detta anche La Côte per antonomasia, formata da Côte de Nuits e Côte de Beaune – è sinonimo di grandi vini pregiati.
Attraverso la Storia, la geografia, l’attenzione per il territorio e per la vita del suolo, François Morel ci introduce alla più prestigiosa regione viticola del mondo, patria di cru dai nomi leggendari come Chambertin, Romanée-Conti o Montrachet. La Côte d’Or non è però fatta solo di bottiglie mitiche e inarrivabili: questo volume ci fa scoprire, tra l’altro, vignaioli meno noti ma sensibili e di grande talento, e ci guida lungo un percorso di comprensione del complesso e affascinante panorama borgognone fatto anche di una visione critica e fuori dal coro.
Altre informazioni →French wine. A history
This is a masterful survey of French wine that takes us from the Etruscans through the modern love affair with terroir. For those interested in wine and wine history, Rod Phillips takes us on an adventure that will broaden both our historical knowledge and our palate.
France occupies a special position in the world of wine. Until the late twentieth century, there was a broad and robust consensus, among wine professionals and everyday consumers alike, that France produced the best wines in the world.
Altre informazioni →Histoire sociale et culturelle du vin
De la soif ou du vin, lequel fut premier ? se demandait, entre autres, Rabelais. L'historien Gilbert Garrier lui répond que le vin a toujours été bien plus qu'un rafraîchissement : c'est un aliment, un plaisir, et c'est aussi un symbole tant culturel que politique et religieux. Cette histoire du vin en France des origines à nos jours, est une histoire sociale. Dis moi ce que tu bois et je te dirai qui tu es. En vingt siècles, il s'est produit - et il s'est bu - des vins de paysans et des vins de seigneurs, des vins de bourgeois et des vins d'ouvriers, des vins de prêtres et des vins de princes, des vins de papes et des vins de rois. Des banquets gallo-romains aux pots des comptoirs et aux verres de l'amitié, il y eut, selon les époques et les milieux sociaux, des lieux, des moments et des rites différents pour boire le vin. Cette histoire du vin est une histoire culturelle. La consommation du vin est, dès l'origine, un acte profondément religieux. Sa diffusion en France, en Europe puis dans le monde entier, accompagne la marche de la civilisation. Poètes et écrivains le célèbrent, et ce livre est aussi une anthologie de textes sur le vin. Il inspire de nombreuses oeuvres d'art, et près de cent cinquante illustrations en noir et en couleurs sont directement appelées par, le texte de l'historien. Assemblage savoureux et savant de moûts et de mots, ce livre est à consommer... sans modération!
Altre informazioni →La Bouteille de vin: Histoire d’une révolution
Par leurs formes qui varient dans le temps et d’une région à l’autre, les bouteilles de vin racontent une histoire passionnante.
Cet ouvrage novateur le montre avec beaucoup de science et de verve. Jamais les vins n’auraient pu vieillir à l’abri de l’air et de la lumière et jamais la personnalité des terroirs et des millésimes n’aurait pu se révéler avec autant d’éclat sans l’invention de la bouteille.
La révolution date du Ier siècle de notre ère, c’est la mise au point de la canne à souffler. Au début du XVIIe siècle, les productions européennes, trop fragiles, ne peuvent servir à déplacer des liquides à longue distance. C’est alors qu’un pays importateur, l’Angleterre, réalise la bouteille en verre épais et noir, élaborée dans un four chauffé au charbon. Les mêmes Anglais découvrent au Portugal les vertus du liège qui permet un bouchage hermétique et de confier aux bouteilles du vin de qualité, de les coucher, les transporter et les conserver. Bientôt ils inventent encore le champagne mousseux que les Français ne confectionneront qu’à partir de la Régence.
Les bouteilles d’outre-Manche sont en oignon, en poire, puis cylindriques à épaules plus carrées. Les françaises, elles, sont plutôt ovoïdes, à épaules tombantes, tant en Champagne et en Bourgogne qu’à Bordeaux où, au XIXe siècle, s’impose la forme cylindrique à épaules carrées. À côté de ces deux grands modèles, certains vignobles en ont imaginé d’autres : la flûte rhénane, la fiasque paillée de Toscane, le bocksbeutel en forme de gourde de Franconie, le clavelin du Jura, la petite bouteille à col allongé du Tokaji ou du constantia sud-africain, etc.
La Bellussera. Storia di un’invenzione che innovò la viticoltura
Il libro è dedicato alla Bellussera, particolare forma di allevamento della vite nata a Tezze di Piave verso la fine del 1900 da un'invenzione dei fratelli Bellussi, da cui il nome. Bell'esempio di tecnica viticola, di conoscenza e di mestiere, la Bellussera diventa un vero e proprio paradigma: memoria vivente di lavoro, di cultura e di identità dei territori lambiti dal fiume Piave. Una memoria che questo libro si augura di contribuire a preservare, nonostante il dilagare sempre più diffuso di metodi di produzione viticola intensiva in contrasto con questo tipo di allevamento.
Altre informazioni →An Itinerary: Containing His Ten Years’ Travel Through the Twelve Dominions of Germany, Bohmerland, Switzerland, Netherland, Denmark, Poland, Italy, … Scotland and Ireland
I am unskilfull in Geography, and much more in the making of Mappes: but according to the faithfull view of my eyes, I will first draw the situation of Jerusalem, and after explaine it aswell as I can.
[...]
Then having received money of a Merchant, I went to the Village Mestre, and there bought of Dutchmen newly arrived in Italy, two horses of my selfe and my man...
Altre informazioni →L’invasione silenziosa. Storia della fillossera nella Sicilia dell’Ottocento
Il volume ricostruisce le vicende riguardanti l'infestazione del parassita Phylloxera vastatrix che nella seconda metà dell' Ottocento ha causato la morte di miliardi di piante in Europa.
Altre informazioni →Vino al Vino
Figura eccezionale nella storia culturale del novecento, Soldati racconta i suoi tre viaggi compiuti attraverso l'Italia alla ricerca dei vini genuini, alcuni famosi, altri noti, altri ancora no. Ma non si tratta di una semplice guida enologica: è un libro che parla di paesaggi, di uomini, di case, ville e castelli incontrati e amorevolmente scrutati in un itinerario alla ricerca di una civiltà autentica, legata alla terra e al clima, che ha nel vino uno dei suoi prodotti più sinceri, frutto dell'equilibrio tra natura e cultura. Dal Trentino-Alto Adige alla Sicilia e alla Sardegna, l'autore si addentra nella provincia italiana alla ricerca del “vino prelibato, che schiva ogni pubblicità”, che “vuole essere scoperto e conosciuto in solitudine, o nella religiosa compagnia di pochi amici”. Pur non essendo un enologo professionista, come tiene più volte a ricordare, Soldati considera ciascun vino dotato di una sua unicità, si impegna a comprenderlo e ne apparecchia un ritratto per i lettori, quasi si trattasse di una persona.
Altre informazioni →Il vino nella Grande Guerra – fronte italiano 1915 – 1918
Se avete fame guardate lontano, se avete sete la tazza alla mano, se avete sete la tazza alla mano che ci rinfresca: la neve ci sarà, perché l'è figlio di un vecchio Alpino..., recitavano alcuni versi di una canzone degli Alpini dal titolo "Monte Canino", che venivano intonati dai soldati per esorcizzare le traversie e le estreme condizioni della vita in trincea, in quella che fu definita una guerra di posizione, estenuante sotto ogni punto di vista.
Se avete la tazza alla mano... e in quella tazza cosa mettevano questi uomini, oltre al caffè e all'acqua?
La riempivano di vino con quella che era la razione prevista dalle direttive del servizio di vettovagliamento, e che corrispondeva a un quarto di litro al giorno.
Altre informazioni →Viticoltura
[...] E l'Opera Nazionale Combattenti, nel X° annuale della sua fondazione, offre al "miles agricola" accanto al vomere lucente, il libro, perché egli se ne faccia arma per costruire romanamente in silenzio, le maggiori fortune della Patria Vittoriosa.
Altre informazioni →Postmodern Winemaking
In Postmodern Winemaking, Clark Smith shares the extensive knowledge he has accumulated in engaging, humorous, and erudite essays that convey a new vision of the winemaker's craft--one that credits the crucial roles played by both science and art in the winemaking process. Smith, a leading innovator in red wine production techniques, explains how traditional enological education has led many winemakers astray--enabling them to create competent, consistent wines while putting exceptional wines of structure and mystery beyond their grasp. Great wines, he claims, demand a personal and creative engagement with many elements of the process. His lively exploration of the facets of postmodern winemaking, together with profiles of some of its practitioners, is both entertaining and enlightening.
Altre informazioni →Il linguaggio del vino
In che senso un vino profuma di ciliegia e riesco a comprendermi con il mio compagno di degustazione? Il termine “ciliegia” usato durante una degustazione possiede lo stesso significato di quando viene utilizzato nel linguaggio ordinario, oppure è implicitamente sottoposto a degli slittamenti e a delle riformulazioni? Il linguaggio della degustazione è insomma una semplice porzione del linguaggio ordinario, o è qualcosa di diverso? Non solo: cosa ci raccontano le etichette, le retro-etichette e le altre forme di comunicazione del produttore? Cosa significano termini ampiamente utilizzati come “terroir”, “minerale”, “industriale” e “naturale”? Con il suo linguaggio liminale, il vino esprime quel senso altro e ulteriore che ci permette di uscire dalla banalità, dall’insignificanza, dall’indifferenza, per riuscire a significare l’indicibile: un talento unico e inarrivabile. Alla pari del cinema, del teatro e di qualsiasi produzione culturale, il vino possiede, in realtà, un linguaggio proprio, attraverso il quale ci racconta storie, politiche, ideologie, sentimenti e interi sistemi culturali. “Il linguaggio del vino” è un testo che analizza in maniera rigorosa ma leggera la lingua della più grande bevanda mai creata dall’uomo.
Altre informazioni →Le monde du vin aujourd’hui
La guerre du vin fait rage ! Ainsi titrait la célèbre revue américaine, Business Week, au début des années 2000 : "Wine War, How American and Australian wines are stomping the French". Jacky Rigaux poursuit sa croisade pour la défense des vins de terroir. Militant de la cause du "vin au naturel", il nous propose dans cet ouvrage une approche plus épistémologique et esthétique que partisane du monde du vin d'aujourd'hui, sans oublier de nous rappeler qu'il demeure avant tout une boisson créée pour notre plaisir d'être et de notre plaisir d'être ensemble.
Altre informazioni →Ancient Wine
The history of civilization is, in many ways, the history of wine. This book is the first comprehensive and up-to-date account of the earliest stages of vinicultural history and prehistory, which extends back into the Neolithic period and beyond. Elegantly written and richly illustrated, Ancient Wine opens up whole new chapters in the fascinating story of wine and the vine by drawing upon recent archaeological discoveries, molecular and DNA sleuthing, and the texts and art of long-forgotten peoples.
Patrick McGovern takes us on a personal odyssey back to the beginnings of this consequential beverage when early hominids probably enjoyed a wild grape wine. We follow the course of human ingenuity in domesticating the Eurasian vine and learning how to make and preserve wine some 7,000 years ago. Early winemakers must have marveled at the seemingly miraculous process of fermentation. From success to success, viniculture stretched out its tentacles and entwined itself with one culture after another (whether Egyptian, Iranian, Israelite, or Greek) and laid the foundation for civilization itself. As medicine, social lubricant, mind-altering substance, and highly valued commodity, wine became the focus of religious cults, pharmacopoeias, cuisines, economies, and society. As an evocative symbol of blood, it was used in temple ceremonies and occupies the heart of the Eucharist. Kings celebrated their victories with wine and made certain that they had plenty for the afterlife. (Among the colorful examples in the book is McGovern's famous chemical reconstruction of the funerary feast--and mixed beverage--of "King Midas.") Some peoples truly became "wine cultures.?
When we sip a glass of wine today, we recapitulate this dynamic history in which a single grape species was harnessed to yield an almost infinite range of tastes and bouquets. Ancient Wine is a book that wine lovers and archaeological sleuths alike will raise their glasses to.
Altre informazioni →Vini Artigianali Italiani
Quella di Vini Artigianali Italiani è prima di tutto un’esperienza estetica e interiore, propria di un meccanismo di suggestione che vuole creare un ponte tra opere d’arte e vino, provando in maniera soggettiva a raccontare il filo conduttore tra due mondi distanti, ma uniti da una parola: artigianale. La soggettività dei tre autori ‒ uno storico dell’arte (Armando Castagno), docente universitario di estetica (Giampaolo Gravina) e un musicologo (Fabio Rizzari) ‒nel libro è svuotata dall’assenza di firma che accompagna ogni pezzo. È l’immagine stessa, a tutta pagina, senza margini a contenerla, a costituire “un ambiente di lettura per i testi, ai quali è legata per analogie semantiche, cromatiche, materiche, compositive, metaforiche, storiche o concettuali”, spiegano gli autori nell’introduzione. La ricerca di un nuovo modo di guardare al vino, ma anche all’arte, portata quindi fuori dai binari consueti, con un obiettivo: incuriosire, attraverso il racconto di una storia che conduce a uno “sprofondamento, come ammoniva ‒ o meglio, raccomandava ‒ Achille Bonito Oliva in ‘Manuale di Volo’”.
UN LIBRO ARTIGIANALE
A tutto ciò si aggiunge la bellezza dell’oggetto stretto tra le mani: i materiali utilizzati, la copertina rigida e la grammatura delle pagine. Un’opera artigianale in senso stretto, cui gli autori si sono spesi e dedicati in ogni dettaglio (per otto mesi di lavoro a pieno regime), dalla fase di ricerca alla stesura, passando per la realizzazione vera e propria. Un altro particolare: il volume ‒ unica tiratura fissata in 2500 copie ‒ si può acquistare solo tramite il sito di Buongiornovino; il precedente libro pubblicato da Castagno sui vini della Borgogna ‒ seppur diverso per intenzioni e contenuti ‒ sullo stesso sito fu un piccolo caso editoriale, anche per via del tam-tam mediatico e del passaparola.
“Il vino” ‒ spiega Castagno ‒ “ha bisogno di parole nuove, di aprire la finestra, in quanto portatore di un sistema culturale che comprende la tradizione, la composizione, lo stile. Il vino non è qualcosa che può correre solo in avanti, tracciando un’avanguardia nuda e cruda. Deve guardarsi alle spalle e ambire a porre cortocircuiti”.
da Artribune.com
Altre informazioni →Le grand Cours de Dégustation
Regarder le vin, sentir le vin, goûter le vin, servir le vin, accorder ses vins... Les professeurs spécialisés de l'Ecole du Vin transmettent dans cet ouvrage toutes leur connaissances sur le vin de manière très simple et ludique. Un panorama complet et digeste sur tout ce qu'il faut savoir sur le vin, accompagné d'exercices pour valider ses connaissances. Un diplôme pourrait être remis à celui qui réussit le questionnaire en ligne. Un livre incontournable à destination de tous ceux qui aiment déjà le vin ou qui commencent à s'y intéresser.
Altre informazioni →Vini e terre di Borgogna
"Vini e terre di Borgogna" è una guida alla Borgogna del vino, da Chablis alla Côte d’Or, dalla Côte Chalonnaise al Mâconnais. 200 domaines visitati e raccontati, 800 vini recensiti. I due autori, Camillo Favaro e Giampaolo Gravina, dopo anni di esperienze in terra borgognona, rinnovano il loro viaggio attraverso i vigneti che hanno visto nascere l’idea di terroir, tra piccoli vignerons emergenti e domaines di culto già leggendari. Un dettagliato approfondimento del complesso sistema delle appellations e dei climats modellato da secoli di storia.
Altre informazioni →Il vino capovolto. La degustazione geosensoriale e altri scritti
"Il vino capovolto" è un contenitore di due sezioni distinte. Prima di arrivarci trovate una prefazione di Giuseppe Battiston e un'introduzione di Sandro Sangiorgi che spiega il senso del libro. Proviamo a capovolgere lo sguardo e l'approccio verso il vino. La prima sezione è del professor Jacky Rigaux e s'intitola La degustazione geosensoriale. Questo pamphlet è prima di tutto una dedica alla Borgogna, dove Rigaux abita e dove si è formato il palato da gourmet illuminato. La seconda sezione è una raccolta di scritti dedicati al vino che Sandro Sangiorgi ha messo da parte negli ultimi sei anni, dopo l'uscita de L'invenzione della gioia. Molti spunti sono nuovi e scaturiscono dall'attività di divulgazione dell'associazione "Porthos racconta": vogliamo considerarlo un omaggio sia a chi ha lavorato e lavora sia a chi ha partecipato e continua a sostenere l'indipendenza e la qualità del nostro progetto didattico.
Altre informazioni →La mia Champagne . Il racconto del vino più famoso (e migliore…) al mondo tra tecnica, storia e aneddoti
Il mio ultimo viaggio in Champagne (anche se sono nuovamente in viaggio mentre starete leggendo queste righe…) si è concluso con questa immagine usata proprio per aprire il pezzo, con le vigne rigogliose e un orage in arrivo. Sapete che viaggio spesso con la Champagne quale meta, ma quest’anno la frequenza dei viaggi è diventata veramente impressionante e ha spiazzato pure me. Per carità, è sempre un piacere, ma tra un viaggio e l’altro si accumulano le altre cose da fare…
No calma, non sono impazzito per il caldo e, men che meno, mi sono messo in testa di tediarvi con i fatti miei, però, proprio partendo dal rientro di giovedì 5 luglio, vorrei fare una sorta di carrellata di parte dei miei tanti viaggi (sono ben oltre i 170, ma ho perso il conto), quasi delle istantanee a ritroso negli anni, viaggio dopo viaggio, iniziando qui, su LeMieBollicine, e poi proseguendo sulla omonima pagina Facebook.
Perché tutto questo? Si può dire che abbia dedicato una vita allo champagne e ancora non ho finito di farlo (la cosa che mi sorprende è che, anche dopo tutti questi viaggi, c’è sempre qualcosa di nuovo che apprendo ogni volta! Mai sentirsi arrivati o, peggio, depositari della conoscenza…) e, tanto per complicarmi la vita (!) tra un’edizione della guida Grandi Champagne e l’altra, quest’anno ho pensato di scrivere un libro sullo champagne. L’ennesimo libro? No, nient’affatto. Premesso che l’offerta di libri sullo champagne è desolante sul panorama italiano e piuttosto limitata su quello internazionale, la mia intenzione non è certo quella di scrivere l’ennesimo libro che parla sommariamente della Regione, aggiunge qualche cenno storico trito e ritrito, illustra il Méthode Champenois, come già Internet non fosse piena di articoli più o meno validi in tal senso! No, dicevo, non il solito libro, ma un libro diverso, con doppia veste. Una riguarderà le mie esperienze in 17 anni di militanza, quindi racconti, aneddoti, profili di uomini così come li ho conosciuti, l’altra sarà storico/tecnica, ma così come non l’avete mai letta per approfondimenti e ricerche. Il libro si intitolerà, non a caso, La Mia Champagne…
Altre informazioni →Il vino nel mondo antico
In un libro denso di nozioni, di documenti e di analisi talmente particolareggiate da trasformare anche le più piccole tracce, come i vinaccioli ed altri microscopici resti archeobotanici, in spiragli pertinenti e carichi di prospettiva storica, si ricostruisce la storia dell'invenzione del vino, la sua evoluzione e la sua funzione sociale negli usi delle grandi civiltà antiche, dagli esordi nel Vicino Oriente fino al mondo ellenico, etrusco e romano. Il vino, sostanza preziosa e da sempre conservata con cura, ma anche effimera e volatile sul piano organico, è un reperto archeologico molto raro. Tuttavia se ne hanno riscontri oggettivi in numerosi ambiti dell'antichità: dal percorso di domesticazione della vite ai progressi agronomici ed enologici, dalla storia dei commerci alla progettazione dei vasi vinari, dai corredi potori agli accessori di servizio, dai contesti conviviali alle celebrazioni funerarie.
Altre informazioni →ETNA. I vini del vulcano
Terza edizione, riveduta e aggiornata. Una pubblicazione in cui si configura quella che dovrebbe essere l'idea e il programma di ogni azienda etnea: valorizzare un territorio ricco di storia e di tradizioni e da sempre vocato alla coltivazione della vite e alla produzione di vini originali e di alto livello qualitativo. L'autore ha saputo inserire in un contesto descrittivo informazioni di tipo scientifico sull'applicazione delle nuove tecniche enologiche nella vinificazione dei vitigni etnei; sul recupero di vigneti abbandonati e di antichi palmenti; su alcune varietà di Nerello Mascalese e di Carricante coltivate sull'Etna, dalle quali è possibile produrre vini con determinate caratteristiche organolettiche del tutto originali e inimitabili.
Altre informazioni →Beyond Flavour
Beyond Flavour is a practical guide to blind wine tasting which will help wine lovers increase their knowledge and improve their blind tasting skills. The book offers detailed descriptions of the key attributes of major grape varieties and wine producing regions, and argues that assessing a wine's structure - acid structure in white wines and tannin structure in red wines - is a more reliable indicator of a wine's identity than the traditional reliance on flavour. Beyond Flavour includes analysis of wine style by country and region; descriptions of recent vintages for classic European origins; and tips for blind tasting exams. Beyond Flavour is an indispensable guide to blind wine tasting for wine students, professionals and others seriously interested in understanding why wines taste like they do.
Altre informazioni →Neuroenology. How the brain creates the taste of wine
In his new book, Gordon M. Shepherd expands on the startling discovery that the brain creates the taste of wine. This approach to understanding wine's sensory experience draws on findings in neuroscience, biomechanics, human physiology, and traditional enology. Shepherd shows, just as he did in Neurogastronomy: How the Brain Creates Flavor and Why It Matters, that creating the taste of wine engages more of the brain than does any other human behavior. He clearly illustrates the scientific underpinnings of this process, along the way enhancing our enjoyment of wine.
Neuroenology is the first book on wine tasting by a neuroscientist. It begins with the movements of wine through the mouth and then consults recent research to explain the function of retronasal smell and its extraordinary power in creating wine taste. Shepherd comprehensively explains how the specific sensory pathways in the cerebral cortex create the memory of wine and how language is used to identify and imprint wine characteristics. Intended for a broad audience of readers - from amateur wine drinkers to sommeliers, from casual foodies to seasoned chefs. Neuroenology shows how the emotion of pleasure is the final judge of the wine experience. It includes practical tips for a scientifically informed wine tasting and closes with a delightful account of Shepherd's experience tasting classic Bordeaux vintages with French winemaker Jean-Claude Berrouet of the Chateau Petrus and Dominus Estate.
Altre informazioni →The Flavor Matrix
As an instructor at one of the world’s top culinary schools, James Briscione thought he knew how to mix and match ingredients. Then he met IBM Watson. Working with the supercomputer to turn big data into delicious recipes, Briscione realized that he (like most chefs) knew next to nothing about why different foods taste good together. That epiphany launched him on a quest to understand the molecular basis of flavor—and it led, in time, to The Flavor Matrix.
A groundbreaking ingredient-pairing guide, The Flavor Matrix shows how science can unlock unheard-of possibilities for combining foods into astonishingly inventive dishes. Briscione distills chemical analyses of different ingredients into easy-to-use infographics, and presents mind-blowing recipes that he's created with them. The result of intensive research and incredible creativity in the kitchen, The Flavor Matrix is a must-have for home cooks and professional chefs alike: the only flavor-pairing manual anyone will ever need.
Altre informazioni →Le “Goût du vin”
"Mieux connaître pour mieux apprécier", telle est la clé de voûte du Goût du vin. Cet ouvrage a été écrit en pensant à tous ceux qui s'intéressent au vin de qualité et qui s'interrogent sur les mystères de son goût et sur la signification de l'acte de boire. Ce livre bénéficie de tout le poids des connaissances oenologiques mais aussi de l'apport de l'expérience des hommes du vin. La première édition, en 1980, fut un événement. Trente années plus tard, cette nouvelle édition, dans le respect de l'esprit initial de l'ouvrage, prend en compte ce que l'on sait aujourd'hui des mécanismes de perception des goûts et des odeurs, englobant les types de consommation actuels et les types de vins disponibles, en France et dans le monde. Véritable ouvrage de référence, ce livre aide chacun à mieux comprendre les vins d'aujourd'hui, à mieux connaître pour mieux savourer, pour son plus grand plaisir.
Altre informazioni →Le Vin par l’étiquette
Indication géographique protégée, crémant, vendanges tardives, grand cru classé, brut...
Les mentions abondent sur les étiquettes de vin. Grâce à ce livre, vous découvrirez quel type de vin se cache derrière tous ces termes et achèterez vos bouteilles en connaisseur. Toutes les mentions de l'étiquette décryptées. Obligatoires : volume, degré d'alcool, catégorie du vin... Facultatives : nom de domaine, de cuvée, vin bio. Régionales : blanc de blancs, vin jaune, grand cru ... Un ouvrage pratique et facile d'accès: A chaque page, une mention : Sa définition, son intérêt pour le consommateur... ou ses limites. Une centaine de mentions éclairées ; 400 étiquettes.
La vigne dans l’Antiquité
Questo grande libro è la somma di passione, conoscenza ed esperienza. Il titolo dà solo una debole idea del suo contenuto: Billiard non si occupava solo della vite, intendeva tutto ciò che riguardava il vino, dal terreno dove sono piantate le viti, i loro metodi di coltivazione, la vinificazione, i problemi economici della gestione di un vigneto e della vendita del vino, ai diversi modi di bere e alla storia dei vigneti nell'antichità. Nessuna delle antiche fonti sul vino gli era estranea.
Conosce testi letterari laici e sacri, raccolte giuridiche, iscrizioni, iconografie e anche quel poco che l'archeologia poteva contribuire nel suo tempo alla conoscenza del vino antico.
The science of wine. From vine to glass
A thoroughly revised and updated Second Edition of this essential and groundbreaking reference gives a comprehensive overview of one of the most fascinating, important, and controversial trends in the world of wine: the scientific and technological innovations that are now influencing how grapes are grown and how wine is made. Jamie Goode, a widely respected authority on wine science, details the key scientific developments relating to viticulture and enology, explains the practical application of science to techniques that are used around the world, and explores how these issues are affecting the quality, flavor, and perception of wine. The only complete and accessibly written resource available on the subject, The Science of Wine: From Vine to Glass engagingly discusses a wide range of topics including terroir, biodynamics, the production of “natural” or manipulation-free wines, the potential effect of climate change on grape growing, the health benefits of wine, and much more. A must-have reference for a wide audience of students, winemakers, wine professionals, and general readers interested in the science of wine.
Altre informazioni →Soils for Fine Wines
In recent years, viticulture has seen phenomenal growth, particularly in such countries as Australia, New Zealand, the United States, Chile, and South Africa. The surge in production of quality wines in these countries has been built largely on the practice of good enology and investment in high technology in the winery, enabling vintners to produce consistently good, even fine wines. Yet less attention has been paid to the influence of vineyard conditions on wines and their distinctiveness-an influence that is embodied in the French concept of terroir.
An essential component of terroir is soil and the interaction between it, local climate, vineyard practices, and grape variety on the quality of grapes and distinctiveness of their flavor. This book considers that component, providing basic information on soil properties and behavior in the context of site selection for new vineyards and on the demands placed on soils for grape growth and production of wines.
Soils for Fine Wines will be of interest to professors and upper-level students in enology, viticulture, soils and agronomy as well as wine enthusiasts and professionals in the wine industry.
Altre informazioni →Principles and Practice of Soil Science. The Soil as a Natural Resource
Principles and Practice of Soil Science provides a current and comprehensive introduction to soil science for students in the fields of environmental and agricultural science, ecology, soil and land management, natural resource management, and environmental engineering.
- Covers all aspects of soil science including soil habitat, processes in the soil environment, and soil management.
- Emphasizes the applications of soil science to the solution of practical problems in soil and land management.
- Highlights real-world examples drawn from the author’s international experience in the field.
- Includes an expanded color section of soil profiles and other features, and greater coverage of international soil classification
- Features new problem sets and questions at the end of each chapter, designed to reinforce important principles. An answer key is provided at the end of the text.
Understanding Vineyard Soils
The first edition of Understanding Vineyard Soils, published in 2009, has been praised for its comprehensive coverage of soil topics relevant to viticulture, and is a major resource for professionals in the industry. However, the subject is not static―new developments are occurring in the field all the time. For example, the 'organic movement' in viticulture continues to grow in importance and the emphasis on wine quality relevant to quantity is changing in an increasingly competitive world market. The promotion of organic and biodynamic practices has raised a general awareness about 'soil health' and methods to assess it, which is often associated primarily with the biological status of the soil.
Many commercial laboratories offer an extensive range of tests for soil (biological) health, the relevance of which is not clear to many growers.
However, the development of new tools for characterizing soil microorganisms and identifying the specific functions of taxonomic groups is an exciting area of research that may offer answers to some of these questions in the future. This second edition of White's influential book presents the latest updates and developments in vineyard and soil management practices. Just like the first edition, Understanding Vineyard Soils introduces readers from all backgrounds to the principles of viticulture.
Altre informazioni →Il grande viaggio nel vino italiano
Un racconto per immagini di cantine, territori e personaggi unici. Storie esemplari di vignaioli che rappresentano l'oggi, ma soprattutto il domani del vino italiano. Un grande viaggio da Nord a Sud, con le bottiglie da non perdere per ciascuno dei protagonisti e, in abbinamento, le ricette di cuochi e cuoche che hanno saputo valorizzarle al meglio.
Altre informazioni →Vini di confine
Una sorta di viaggio dantesco nel mondo della viticoltura. Così si potrebbero definire queste pagine nate dalla mente e dalla competenza del professor Attilio Scienza e dalla penna di Serena Imazio.
Anche qui troviamo maestro e discepolo, Ambrogio e Agostino, che assieme percorrono tutta la Lombardia alla scoperta dei vitigni e degli ottimi vini che si producono.
Altre informazioni →La festa delle vigne
Il vino viene dall'uva, ma per essere buono ha bisogno di un lavoro amoroso e tenace e di una tecnica sapiente, capace di esaltare gli umori peculiari della terra. Il vino però è anche festa, premio alla fatica e alla maestria dell'uomo.
Il "profumato liquore" si rivela come un "limpido bene culturale", un amabile e non quantificabile minusvalore, cui contribuiscono apporti visibili e invisibili.
Altre informazioni →Storia di vini e di vigne intorno al Vesuvio. Il vino nella Campania antica dall’epoca pompeiana alla fine dell’Impero Romano
Il vino che oggi beviamo è frutto della grande cultura d epoca romana nella coltivazione della vite. Questo libro in maniera particolareggiata, ma al tempo stesso divulgativa, descrive la vita quotidiana in una "villa rustica" romana, i suoli più adatti ai diversi vitigni, i tempi per la vendemmia, il commercio del prezioso prodotto; ma anche il vino nella tradizione storica da Dionisio ai Bacchanalia. E non a caso i migliori vini dell'antichità decantati da Livio, Cicerone, Plinio, Marziale o Tibullo, erano il Falerno, il Greco, il Faustiniano, il Caleno.
Insomma i "vini degli imperatori" che trovavano proprio in Campania la loro area d'elezione, grazie alle caratteristiche del territorio e alle raffinate tecniche di coltivazione e vinificazione.
Altre informazioni →The little book of Bordeaux Wines
The origins of Bordeaux wines are unquestionably Roman.
Archeological digs conducted in recent years have shown that vineyards existed in Bordeaux before 40 B.C. There is no doubt today that Bordeaux wine has entered its third millennium. Wine lovers, as they read this book, will soon realize that the history of Bordeaux wines is inseparable from those of its appellations ad crus. There is not one history, but many individual stories.
The cultivation of vines in Bordeaux has spawned much more than the wine itself, and any brief summary is necessarly inadequate.
Altre informazioni →I giardini di Oltralpe
Easy. Nello slang postmoderno questo libro è easy. Facile da portare con sé, da consultare e anche da scarabocchiare. L'idea nasce da un ciclo di otto lezioni che l'autore ha tenuto presso l'Università Auptel di Ancona tra il 2014 e il 2015, per ragazzi desiderosi di misurare la propria esperienza enoica con calici di vino dei cugini d'Oltralpe. La bibliografia sull'argomento prevede solitamente tomi ingombranti, e di conseguenza costosi. Ecco. Questo libro vuole essere ciò che appare. Facile e democratico per poter parlare con competenza del successo di tutta, o quasi, l'enologia francese.
Altre informazioni →FLAWLESS. Understanding faults in wine
Flawless is the first book of its kind dedicated to exploring the main causes of faults in wine.
From cork taint, to volatile acidity, to off-putting aromas and flavors, all wine connoisseurs have encountered unappealing qualities in a disappointing bottle. But are all faults truly bad? Are some even desirable?
Jamie Goode brings his authoritative voice to the table once again to demystify the science behind what causes a good bottle to go bad. By exposing the root causes of faults in wine, Flawless challenges us to rethink our assumptions about how wine should taste and how we can understand beauty in a glass.
Italy’s Native Wine Grape Terroirs
Italy’s Native Wine Grape Terroirs is the definitive reference book on the myriad crus and the grand cru wine production areas of Italy’s native wine grapes. Ian D’Agata’s approach to discussing wine, both scientific and discursive, provides an easy-to-read, enjoyable guide to Italy’s best terroirs. Descriptions are enriched with geologic data, biotype and clonal information, producer anecdotes and interviews, and facts and figures compiled over fifteen years of research devoted to wine terroirs. In-depth analysis is provided for the terroirs that produce both the well-known wines (Barolo, Chianti Classico, Brunello di Montalcino) and those not as well-known (Grignolino d’Asti, Friuli Colli Orientali Picolit, Ischia). Everyday wine lovers, beginners, and professionals alike will find this new book to be the perfect complement to D’Agata’s previous award-winning Native Wine Grapes of Italy.
Altre informazioni →L’uomo che scoprì il tempo. James Hutton e l’età della terra
Nella seconda metà del Settecento, James Hutton, partito su un'agile barchetta scozzese verso le verità più sconcertanti, provò che la Terra è molto più vecchia dei canonici 6000 anni stabiliti dagli studi biblici e che è continuamente plasmata e riplasmata da una miriade di forze. La rivoluzione temporale inaugurata da Hutton è all'origine non solo della geologia attuale, ma di un modo laico di pensare la collocazione dell'uomo nell'Universo. In un momento in cui la nuova sintesi evoluzionistica fonda insieme la teoria della Terra di Hutton e l'origine delle specie di Darwin, questa biografia è insieme la storia epica di una delle più grandi scoperte scientifiche e di una brillante cultura, quella dell'Illuminismo scozzese.
Altre informazioni →La mappa che cambiò il mondo
In una piovosa mattinata del 1819, William Smith uscì dalla prigione londinese per debitori di King's Bench: aveva cinquant'anni, il volto invecchiato e sciupato dalle intemperie e non possedeva più una casa; eppure era il padre fondatore di una nuova scienza destinata a mutare il futuro dell'umanità, era l'autore della prima vera mappa geologica di un'intera regione del mondo, era l'uomo che aveva saputo sfidare i dogmi del creazionismo biblico per aprire la strada allo sfruttamento razionale del sottosuolo e delle sue ricchezze. Ma la sua grandezza non era stata riconosciuta, l'aristocrazia dei dilettanti geologi del suo tempo lo aveva prima ostacolato e poi addirittura defraudato delle sue scoperte.
Altre informazioni →Terroir. The role of Geology, Climate, and Culture in the Making of French Wines
The French word terroir is used to describe all the ecological factors that make a particular type of wine special to the region of its origin. James E. Wilson uses his training as a geologist and his years of research in the wine regions of France to fully examine the concept of terroir. The result combines natural history, social history, and scientific study, making this a unique book that all wine connoisseurs and professionals will want close at hand. In Part One Wilson introduces the full range of environmental factors that together form terroir. He explains France's geological foundation; its soil, considered the "soul" of a vineyard; the various climates and microclimates; the vines, their history and how each type has evolved; and the role that humans--from ancient monks to modern enologists--have played in viticulture. Part Two examines the history and habitat of each of France's major wine regions. Wilson explores the question of why one site yields great wines while an adjacent site yields wines of lesser quality. He also looks at cultural influences such as migration and trade and at the adaptations made by centuries of vignerons to produce distinctive wine styles. Wilson skillfully presents both technical information and personal anecdotes, and the book's photographs, maps, and geologic renderings are extremely helpful. The appendices contain a glossary and information on the labeling of French wines. With a wealth of information explained in clear English, Wilson's book enables wine readers to understand and appreciate the mystique of terroir.
Altre informazioni →Bordeaux. La storia dei Grands Crus Classès 1855-2005
I più grandi vini rossi del mondo provengono dalla regione del Médoc, vicino a Bordeaux. Nel 1855, una classifica ufficiale ne riconobbe il valore qualitativo, dando così vita a un'autentica testimonianza della gloria di questi grandi vini, che da allora è diventata un punto di riferimento. Franck Ferrand ha incontrato i proprietari e visitato i loro chàteaux, ne ha ripercorso le vicende storiche, tratteggiando ritratti affascinanti e talvolta avventurosi. Antiche tenute, costruzioni fantasiose, piccoli edifici di rappresentanza sorgono nel bel mezzo di immense distese verdi. Immerse nei vigneti, le tenute con le loro cantine sono il vero cuore pulsante della produzione vinicola di questa zona. La storia degli chàteaux assume, a tratti, i contorni di una vera e propria saga i cui protagonisti, i grandi vini di Bordeaux, raccontano la loro eccellenza, frutto di un sapiente equilibrio tra sobrietà e classicità.
Altre informazioni →Vineyards, Rocks, & Soils. The wine lover’s guide to geology.
Jurassic, basalt, moraine, flint, alluvial, magma: what are these words and what do they have to do with wine? The answers are here in this book. They are geological terms that reflect a bond between wine and the land. Understanding geology, however, is tricky. Geological concepts are obscure; processes can be imperceptibly slow, invisible, and unimaginably ancient. The terminology is formidable, such that even the names of common rocks carry an air of mystery.
Geology is introduced plainly, starting with basic principles, all in the context of wine. The emphasis is on the kinds of processes that shape vineyards, and on the minerals, rocks and soils that host the vines. Geological words now commonly seen in wine writings are systematically explained. You will learn the stories behind some of the names, the human face of geology.
The book also explores how the geology-wine connection manifests in the finished product and evaluates its importance, particularly in the contexts of minerality, terroir, and wine taste. The fact is that geology is increasingly being promoted in the world of wine; the aim here is to help it be properly understood.
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